E SE L'ELETTRICO NON FOSSE IL FUTURO DEL MOTOCICLISMO?

E SE L'ELETTRICO NON FOSSE IL FUTURO DEL MOTOCICLISMO? - BM ROMA| BOCCEA MOTO ROMA | BM STORE

NEL MONDO DELLE AUTO L'ELETTRICO VOLA VERSO L'AFFERMAZIONE, MA FRA LE MOTO CRESCE MOLTO LENTAMENTE. COSA SUCCEDEREBBE SE ALTERNATIVE AL MOMENTO PIÙ ACERBE COME IDROGENO E E-FUELS DIVENTASSERO ALTERNATIVE MIGLIORI PER LE DUE RUOTE?

Viviamo in un mondo che cambia rapidamente e tutto l'automotive si muove velocemente verso l'elettrico... o forse no. Siamo bombardati da notizie e novità che riguardano il solo mondo delle auto, che viaggiano spedite verso una conversione totale alle batterie, ma sia il mondo dei trasporti su gomma che quello delle due ruote arrancano a tenere il passo delle auto, sia in termini di vendite che di tecnologie capaci di indirizzare questi settori verso la conversione.

L'elettrico "stagna"

Perchè questo accade? Ovviamente alla base ci sono problemi di autonomia e ricarica per i mezzi pesanti e di dimensioni delle batterie per le moto, aspetti che nessuna azienda costruttrice è riuscita ancora a padroneggiare e che con il passare degli anni stanno addirittura rallentando nello sviluppo.

Per quanto riguarda le nostre amate motociclette: dopo il boom di qualche anno fa che ha visto la crescita di start-up promettenti come Energica e Zero Motorcycles, il mondo dell'elettrico a due ruote sta riversando le proprie attenzioni quasi esclusivamente alla micromobilità urbana con bici elettriche e scooter L1 e L3. 

Le moto? Ducati ci sta lavorando e fa ricerca grazie al campionato MotoE, Suzuki ha appena annunciato il primo veicolo da città elettrico entro il 2024 e BMW mantiene la tecnologia elettrica limitata alla sola mobilità urbana e procede lentamente con i progetti elettrici. Anche Kymco, che ha presentato più volte dei concept di moto elettrica, non ha ancora portato il prodotto definitivo sul mercato

Troppa poca autonomia, troppo peso e tempi di ricarica lunghi rendono le moto elettriche ancora molto lontane dalla libertà delle moto ICE, è un dato di fatto che non può essere paragonato alla più stretta vicinanza fra auto a batteria e termiche. Nel mentre da dietro le quinte ci sono altre tecnologie che fanno passi da gigante in avanti, capitanate dagli e-fuels e dall'Idrogeno

Nel mentre le altre tecnologie fanno passi enormi

Entrambe queste alternative energetiche hanno il potenziale di non far morire il motore a combustione con soluzioni a basso impatto ambientale, e benchè ci siano ancora molti ostacoli nello sviluppo (per esempio gli e-fuels sono ancora in fase sperimentale e molto costosi, l'idrogeno ha problemi di estrazione e stoccaggio) si confida in un veloce avanzamento verso quella che sarà una valida alternativa alla benzina. 

Kawasaki e Toyota sono in prima linea nello sviluppo della tecnologia e di recente anche BMW (che ha prodotto piccole serie di auto con motori a combustione alimentati a idrogeno) è tornata nella partita con nuovi fondi e ricerca. Fresche fresche le notizie l'apertura pubblica di Yamaha verso l'Idrogeno e dell'investimento di 2.5 Miliardi di Euro di Bosch nella ricerca e sviluppo di questa alternativa, che dovrebbe portare entro il 2023 ad un mercato di prodotti sia Fuel Cell che di alimentazione a idrogeno per motori a combustione interna.

E se il futuro non fosse legato all'elettrico?

Siamo quindi sicuri che l'elettrico rappresenti il futuro delle due ruote nella stessa maniera di quel che succede con le auto? Non possiamo negare tutte le limitazioni che bloccano la crescita delle moto a batteria nonostante la tecnologia sia matura e di sucesso in altri ambiti dell'automotive.

E allo stesso modo non possiamo escludere la possibilità che i carburanti sintetici e l'idrogeno - pur essendo tecnologie al momento acerbe - non seguano un percorso evolutivo più lineare, potenzialmente arrivando a superare l'efficienza e i generali benefici dell'elettrico imponendosi in breve tempo come reale alternativa alla benzina, permettendo a un'intero settore fatto di vera passione di preservare il cuore a combustione interna che è parte fondamentale dell'esperienza di guida.

Ovviamente la nostra è solo una domanda che non può avere risposta immediata. Ci basiamo su quel che accade nel mondo oggi per avanzare congetture sul futuro incerto della nostra categoria. Chi vuol esser lieto sia, di doman non c'è certezza, ma possiamo per lo meno di mettere in campo tutte le possibili opzioni